Ai numerosi cittadini che in questi giorni si stanno rivolgendo al Comitato utenti del Trasporto pubblico locale per lamentare l’ennesimo problema creato da SETA, con l’imposizione di sostituire (con un costo per il passeggero) le attuali tessere di abbonamento, pena l’impossibilità di utilizzarlo ancorché pagato, il Comitato, nel ringraziare gli utenti che in questi anni hanno glisi sono rivolti chiedendo ed ottenendo aiuto nella segnalazione e risoluzione di problematiche, dobbiamo comunicare che dallo scorso mese di marzo il Comitato ha rassegnato le proprie dimissioni con lettera all’Assessore regionale Peri, agli Assessori del Comune e della Provincia di Modena nonché agli amministratori di AMO e di SETA stessa.
Come spiegato in quella lettera, conseguente alla decisione assunta nell’ultima riunione del 28 febbraio scorso, il Comitato lamenta anzitutto il ruolo meramente consultivo cui è relagato dalla legge regionale: legge modificata nel dicembre 2011, ma senza ascoltare le richieste avanzate dal Comitato medesimo quanto meno di rendere obbligatorio il parere.
Infatti, non solo molte volte il parere non è nemmeno richiesto, ma anche le proposte inviate di sua iniziativa dal Comitato sono rimaste lettera morta, nonostante le continue aperture al dialogo manifestate. Né, del resto, il Comitato è mai stato ricevuto dalle Amministrazioni locali (salvo, dietro propria richiesta, un paio di volte) e tanto meno dalla Regione, che non lo ha mai invitato ai tavoli ufficiali. Solo dopo più di due anni SETA, in persona del nuovo amministratore delegato, ha concesso un incontro, peraltro risoltosi in mere parole cui non è seguita alcuna fattiva collaborazione.
Se la legge regionale ha istituito il Comitato come forma di partecipazione per portare le istanze degli utenti al decisore, questo scopo è stato completamente trascurato, dando vita ad una falsa forma di democrazia, che all’attuale comitato non può stare bene.
L’utente dovrebbe essere il soggetto consultato per primo sulle politiche tariffarie, sulle modalità di gestione del servizio, sulle modifiche che esso subisce ed invece non solo questo non è avvenuto ma neppure le proposte, peraltro sempre sostenibili e di buon senso, sono state prese in esame. Se a questo aggiungiamo i continui tagli nazionali al trasporto pubblico, possiamo dire che questo servizio, e il suo valore sociale, sono ormai un lontano ricordo. (15 maggio 2013)In data 6 agosto 2012 entrerà in vigore il nuovo Piano sosta che cambierà notevolmente la viabilità di Modena e soprattutto l’accessibilità al centro storico. E il Comitato utenti lancia una proposta: perchè non accompagnare questa svolta rilevante nel modo di vivere la città con agevolazioni sul trasporto pubblico? Perchè non dare la possibilità a chi lavora in centro di acquistare un abbonamento al trasporto pubblico allo stesso prezzo di quanto gli costerebbe il parcheggio (con il vantaggio di poterlo usare anche per altri viaggi e di ridurre notevolmente l’inquinamento e le auto circolanti?). Perchè non agevolare chi potrebbe a questo punto preferire usare l’autobus piuttosto che parcheggiare lontano se vuole (o deve, perchè ci abita o lavora) recarsi spesso in centro? Perché non agevolare anche l’utilizzo dell’autobus per chi sceglie i parcheggi scambiatori? Se il vero obiettivo è incentivare la mobilità alternativa e sostenibile queste proposte potrebbero essere prese in considerazione e in qualche modo attuate. Se lo scopo è invece raccogliere introiti dal Novi Park e dai parcheggi, allora le scelte saranno altre. (18 luglio 2012)
Il Comitato Consultivo degli utenti del trasporto pubblico di Modena esiste dal febbraio del 2006, ha funzioni consultive e ha il compito di esprimere pareri sulla carta dei servizi e relativi aggiornamenti; pareri sui principali progetti di riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale; suggerire iniziative per l’informazione, la trasparenza e la semplificazione delle forme di accesso ai servizi; formulare quesiti e chiedere informazioni sull’organizzazione e il funzionamento dei servizi di trasporto; formulare proposte per migliorare i servizi di trasporto pubblico locale e la loro integrazione con la mobilità privata. Il Comitato si propone anche di dare supporto alle richieste degli utenti e dei consumatori tese a incrementare sicurezza e qualità del servizio di trasporto pubblico.
L'ultima riunione del Comitato si è tenuta il 28 febbraio 2013